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DE RUVO STEFANIA

DRAMMATURGIA SU MISURA

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DE RUVO STEFANIA

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LIKE O DISLIKE

2021-06-11 20:52

Stefania De Ruvo

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LIKE O DISLIKE

Dramma contro il cyberbullismo e il body shaming In atto unico per 2D1U+3 monologhiIn Corto teatrale per 1D1U

“LIKE O DISLIKE”

Dramma contro il cyberbullismo e il body shaming

Atto unico per 1 donna, 1 ragazze, 1 uomo e 3 monologhi (Uomini e/o donne)

Corto teatrale per 2 personaggi (1D 1U)

 

Cod. SIAE 943666A

 

ANCHE IN SPAGNOLO ("DALE UN LIKE O UN NO ME GUSTA")

 

In questo dramma, troviamo un uomo rapito ed una rapitrice che invece di nascondere il suo reato lo rende pubblico, facendo assistere in diretta a quanto sta succedendo. La rete diventa parte in causa, palesando il ruolo di giudice e accusatore di cui spesso si appropria ingiustamente. 

Il rapito è accusato di essere un hater che, con i suoi commenti sprezzanti, ha scatenato un'ondata d'odio virtuale che si è riversato nella realtà di una ragazza giovane e insicura: la figlia della rapitrice. Le conseguenze sono state le più tragiche. La ragazza si è uccisa sopraffatta dall'odio raccolto in rete. 

Nella versione a atto unico, al fitto dialogo tra i due si inseriscono tre monologhi a dare voce agli altri personaggi nascosti di questo dramma: due utenti della live, ossia due persone che collegate stanno assistendo in diretta al rapimento e un hater. Inoltre vedremo in scena la figlia della rapitrice vittima di cyberbullismo, sia in un monologo tenero e struggente che in due feedback, il dialogo con la madre reale, avvenuto poco prima del gesto tragico e quello pensato con il senno del poi della madre.

 

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PREMIO LETTERARI:

-        Premio Fersen alla regia e alla drammaturgia contemporanea, XVI ed. 2021, Milano.

-        Premio “Giuria Giovane” IV ed. del Concorso ”Teatro in cerca d’autore” Ed. Ponte di Carta, Ass. Teatranti tra tanti, Avezzano, 2022

-        Secondo posto al Premio letterario “Palco, Pensieri e Parole” I° ed. 2020, sezione Menzione al merito al Premio letterario “Dostoevskij" I ed. 2020, Roma, Drammi in italiano, Sito “Teatro amatoriale”

-        Premio “Gradimento del Pubblico” al Concorso “In punta di penna” X ed. 2021 Castelfranco di sotto (PI)

-        Diploma d’onore al Premio teatrale “Mara Chiarini”, 2021 Sez. Brevi pieces a due personaggi, Accademia Vittorio Alfieri, Firenze

-        Menzione al merito alla I° ed del Premio Narrativa per il Teatro, 2021 Ass. Leonardo di Adria (RM)

-        Premio Letterario Nazionale “Teatro Aurelio” IX ed. 2021 L’Associazione Culturale “Il Raggio”, la Direzione del “Teatro Aurelio” e “l’Accademia delle Arti Perfetta Armonia” Menzione D’onore Della Giuria

-        Premio Letterario Nazionale “Città di Mesagne” XVIII ed. 2020-2021 Mesagne (BR) Segnalazione 4° posto

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TRAMA

Lui si ritrova legato, bendato e imbavagliato a una sedia, tenta inutilmente di liberarsi e si dispera. È illuminato da un faretto e ripreso da una telecamera. Lei entra in scena con un cellulare per riprendere l’uomo e gli toglie il bavaglio, le urla e la disperazione di lui non trova nessun ascolto da parte di lei che si dichiara subito la sua rapitrice. Lei vuole delle informazioni su quell’uomo ma non su un possibile riscatto come ci si potrebbe aspettare, vuole sapere qualità e difetti, vuole conoscere chi ha di fronte. Lui è ovviamente restio a soddisfare la strana richiesta e gli animi si scaldano. Gli viene tolto anche la benda e lui può vedere la sua rapitrice. È spaventato ma anche incredulo, perché è stato rapito? Cosa vuole quella donna da lui? Lei lo incalza con le domande alle quali lui finalmente decide di rispondere sperando di arrivare a compassione o almeno di capire perché proprio lui. Il mistero si svela man mano che il discorso di lei riguarda sempre di più la rete, i social e quello che l’uomo scrive sui social. Si scopre che lui è uno dei tanti haters, un leone da tastiera, che si diverte umiliando e attaccando i post degli altri. Uno dei soggetti di questo attacco è stata la figlia suicida della rapitrice. Il rapimento non è una semplice vendetta, è un tribunale dove si dovrà giudicare se lui è colpevole o meno del suicidio della ragazza. La giuria sarà il pubblico della rete, per questo tutto quello che sta succedendo è in diretta sulle principali piattaforme social.

Nella versione a atto unico, inseriti al momento giusto sentiamo la voce dei personaggi secondari di questo dramma nella forma del monologo: un utente che casualmente si imbatte nella live e che si ferma affascinato dalla violenza mostrata; un altro utente che non riesce a distinguere verità da finzione e non sa se e come intervenire; la figlia della rapitrice, nei pensieri che l'hanno spinta a mostrarsi in rete e un hater che ha il dubbio che lo schermo del computer non lo protegga più dalle conseguenze dell'odio vomitato in rete. Infine si aggiungono anche due scene di feedback con un dialogo tra madre e figlia: quello vero, successo lo stesso giorno della morte della ragazza e quello finto, sognato dalla madre, con il quale avrebbe potuto cambiare il tragico destino della figlia. 

Testo struggente e avvincente che fa riflettere sui pericoli e sulla responsabilità dei commentatori dei social.