“GIOCHI DELLA RETE”
(I due lati di internet)
Commedia e Dramma in due atti
Per 1 donna e 1 uomo o due donne e due uomini (una coppia a atto)
Cod. SIAE 944422A
n.b. Interattivo con un doppio finale a scelta del pubblico
I due corti “Like o dislike” dramma sul cyberbullismo e “Alter ego” commedia sulla ricerca di una relazione in rete, sono riuniti in un unico spettacolo a esaltarsi a vicenda. In comune la rete raccontata col pathos del dramma e con i toni della commedia. Una avvincente prova d’attore in una scenografia essenziale e il coinvolgimento del pubblico nella scelta del finale per far prendere loro una posizione sulle tematiche affrontate. Il corto drammatico “Like o dislike” ha vinto vari premi (specifica nella sinossi del corto, scorrendo la pagina)
Il tema dei social viene affrontato in questo spettacolo con due atti unici e con le due facce della drammaturgia: il dramma e la commedia.
I due atti unici sono correlati tra di loro non solo dal tema ma anche dalla struttura narrativa. In entrambi ci sono due protagonisti: un uomo ed una donna, una scena minimalista e la rottura della quarta parete anzi il coinvolgimento del pubblico nella scelta del finale.
I social e la rete ormai fa parte della quotidianità di ognuno ed hanno riscritto gran parte delle relazioni tra le persone. La rete come tutti gli strumenti possono essere di aiuto o un’arma pericolosa, da questa considerazione nascono sia il dramma che la commedia.
La rete è un veicolo importante che unisce e avvicina le persone ma che può anche mischiare realtà e finzione. Allo stesso tempo la rete può essere anche uno strumento che permette di colpire e ferire in molti modi e soprattutto tira fuori i peggiori istinti protetti dall’anonimato di una tastiera. Piccoli passi avanti sono stati fatti per disinnescare questa nuova arma come la legge contro il revenge-porn ma molti altri andranno fatti per annullarne i rischi.
Nel dramma proposto nel primo atto, troviamo un uomo rapito ed un rapitore che invece di nascondere il suo reato lo rende pubblico, facendo assistere in diretta a quanto sta succedendo. La rete diventa parte in causa, palesando il ruolo di giudice e accusatore di cui spesso si appropria ingiustamente. Ma in questo dramma si va oltre, rompendo nel finale la quarta parete, si sorprende il pubblico in sala chiedendogli di esprimere un giudizio, questa volta non nascosti dalla tastiera.
Nel secondo atto, il pubblico verrà accolto con i toni della commedia, riconoscendo immediatamente due tratti in comune con il primo atto: gli stessi attori e lo stesso tema. Ma questa volta la rete è lo strumento per la ricerca di una relazione, dove verità e simulazione si confondono. Conoscersi senza il peso della prima impressione è un’occasione di sincerità o un’istigazione a fingersi chi non si è?
I due protagonisti della commedia si confrontano sul tema avendo due approcci opposti. Nodo narrativo è un incontro virtuale che potrebbe diventare qualcosa di più se non fosse per il timore di portare questa relazione on line ad un livello decisamente più reale e mostrare chi si è per davvero. Anche in questo caso al pubblico, già pronto dalla richiesta del primo atto, verrà chiesto di esprimersi per guidare i due protagonisti verso il finale scelto.
Premi letterari di "Like o dislike" (atto drammatico):
- Menzione al merito al Premio letterario “Dostoevskij" I ed. 2020, Roma
- Secondo posto al Premio letterario “Palco, Pensieri e Parole” I° ed. 2020, sezione Drammi in italiano, Sito “Teatro amatoriale”
- Diploma d’onore al Premio teatrale “Mara Chiarini”, 2021 Sez. Brevi pieces a due personaggi, Accademia Vittorio Alfieri, Firenze (Like o dislike)
- Menzione d'onore della giuria Premio Letterario Nazionale IX ed. Teatro Aurelio 2021, Roma
TRAMA ATTO DRAMMATICO "LIKE O DISLIKE"
Lui si ritrova legato, bendato e imbavagliato a una sedia, tenta inutilmente di liberarsi e si dispera. È illuminato da un faretto e ripreso da una telecamera. Lei entra in scena con un cellulare per riprendere l’uomo e gli toglie il bavaglio, le urla e la disperazione di lui non trova nessun ascolto da parte di lei che si dichiara subito la sua rapitrice. Lei vuole delle informazioni su quell’uomo ma non su un possibile riscatto come ci si potrebbe aspettare, vuole sapere qualità e difetti, vuole conoscere chi ha di fronte. Lui è ovviamente restio a soddisfare la strana richiesta e gli animi si scaldano. Gli viene tolto anche la benda e lui può vedere la sua rapitrice. È spaventato ma anche incredulo, perché è stato rapito? Cosa vuole quella donna da lui? Lei lo incalza con le domande alle quali lui finalmente decide di rispondere sperando di arrivare a compassione o almeno di capire perché proprio lui. Il mistero si svela man mano che il discorso di lei riguarda sempre di più la rete, i social e quello che l’uomo scrive sui social. Si scopre che lui è uno dei tanti haters, un leone da tastiera, che si diverte umiliando e attaccando i post degli altri. Uno dei soggetti di questo attacco è stata la figlia suicida della rapitrice. Il rapimento non è una semplice vendetta, è un tribunale dove si dovrà giudicare se lui è colpevole o meno del suicidio della ragazza. La giuria sarà il pubblico della rete, per questo tutto quello che sta succedendo è in diretta sulle principali piattaforme social ma si fa un passo in più e la rapitrice rompe la quarta parete rivolgendosi direttamente al pubblico presente in platea e chiedendo loro di esprimersi per una volta non nascosti dallo schermo di un computer o di un cellulare. Il pubblico sarà incentivato ad alzare la mano e gli attori si adatteranno a fornire il finale scelto tra colpevole, innocente ma anche nel caso che nessuno alzi la mano.
TRAMA ATTO COMICO "ALTER EGO"
Due colleghi si ritrovano come sempre a condividere il tempo tra chiacchiere e lavoro. Lei è estremamente euforica perché ha conosciuto un uomo e la relazione, anche se solo virtuale, sembra proceda benissimo. È l’ennesima relazione che la donna inizia ed è rimasta sempre delusa; ormai sceglie sempre il virtuale per conoscere qualcuno temendo di mettersi in gioco di persona. Lui invece è di vecchio stampo, rifiuta di dedicarsi alla rete e predilige gli incontri casuali: nei bar, in palestra, al supermercato. Questa diversa visione delle relazioni è tema di uno scontro bonario tra i due che sono legati da affetto e da una solida amicizia. Lui ribadisce la necessità di portare la relazione virtuale ad un livello successivo, conoscendo l’uomo di persona ma lei è timorosa di rovinare tutto e di incappare nell’ennesima delusione e prende tempo aspettando che sia l’uomo conosciuto in rete a chiederle di conoscersi di persona. D’altra parte lei, convinta nella bontà della nuova app di incontri sperimentata, vuole iscrivere per forza l’amico ma … lui risulta già iscritto scatenando l’ilarità della donna. Una volta rimasto solo lui si confessa con il pubblico, ammettendo che è lui l’uomo segreto della donna, che è segretamente innamorato di lei ma che è stato sempre considerato come un amico. Adesso è a un bivio, confessarle la verità chiedendole di vedersi dal vivo e rischiare l’amicizia o accontentarsi del virtuale che lui odia tanto e mantenere l’amicizia anche se non proprio sincera? La domanda viene rivolta al pubblico, (già abituato se questo corto comico viene rappresentato come secondo atto dopo il corto drammatico “Like o dislike”). Ad alzata di mano, il protagonista decide cosa fare e il pubblico assisterà al finale scelto. Nel caso il pubblico votasse per mantenere il segreto e il virtuale, tutto rimane così, lui inventerà una scusa per la sua presenza nell’app di incontri e lei continuerà a godersi una relazione a metà; nel caso che il pubblico votasse per svelare il segreto, lui prende coraggio e ammette di essere l’uomo misterioso e lei non pende bene la notizia, lo scontro si accende e termina con l’uscita di scena della donna ma, un messaggio riapre i giochi lasciando la possibilità di un lieto fine.