Il corto drammatico "LIKE O DISLIKE" è stato premiato a pari merito alla XVI ed. del Premio Fersen alla regia e alla drammaturgia contemporanea italiana, Concorso organizzato da Ombretta De Biase.
Dal Corriere delllo spettacolo:
Concludiamo questa sedicesima edizione ringraziando innanzitutto i numerosi partecipanti e rallegrandoci per la buona qualità della maggior parte dei testi e degli spettacoli presentati, il che, per inciso, oltre a farci ben sperare nel futuro della nostra drammaturgia, ha tuttavia reso più complesso il compito della giuria.
Per la DRAMMATURGIA i testi selezionati, pari merito, sono (in ordine alfabetico):
1- Per un sorso di tè dopo un pezzo di pane di Antonio Carnevale
2 – S.A. Senso artificiale di Andrea Cioffi
3- Like o dislike di Stefania De Ruvo
4- La Consegna di Rino Marino
5- Chiedici chi sei di Danilo Reschigna
6- La straniera di Giovanni Scarfò
Per la REGIA i testi selezionati, pari merito sono (in ordine alfabetico):
1- IL Colloquio – autore e regista Edoardo Di Pietro, Collettivo lunAzione
2- SAFE, autore e regista Federico Maria Giansanti, FMG produzioni
3 – Alfredino. L’italia in fondo a un pozzo regia di Serena Piazza, autore Fabio Banfo, Centro teatrale MaMimò
Ricordiamo inoltre che nella primavera del 2022 si svolgerà la SERATA FERSEN a ROMA, presso lo storico IL TEATRO DI DOCUMENTI, in via Zabaglia 42, creato dallo scenografo Luciano Damiani.
La giuria
SINOSSI
Oggi i modi di ferire sono aumentati, la rete è un veicolo importante che permette anche di colpire in molti modi e soprattutto tira fuori i peggiori istinti protetti dall’anonimato di una tastiera. Piccoli passi avanti sono stati fatti come la legge contro il revenge-porn ma molti altri andranno fatti per disinnescare questa arma.
In questo dramma, troviamo un uomo rapito ed un rapitore che invece di nascondere il suo reato lo rende pubblico, facendo assistere in diretta a quanto sta succedendo. La rete diventa parte in causa, palesando il ruolo di giudice e accusatore di cui spesso si appropria ingiustamente. Ma in questo dramma si va oltre, rompendo nel finale la quarta parete, si chiede al pubblico in sala di esprimere un giudizio, questa volta non nascosti dalla tastiera.