L'ALTRA META' DEL TEATRO
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L'AMORE E' UNA QUESTIONE D'AFFARI
Commedia brillante per 10 personaggi (5D 4U 1 bambino)
Giovanni è concentrato sul lavoro e non lascia spazio ad altro, soprattutto alle relazioni sentimentali. Peccato che questa volta sia il suo lavoro a esigere che sia impegnato in una relazione.
Per ottenere la meritata promozione, infatti, deve convincere un cliente fissato con la famiglia che accetta proposte solo da chi dimostra di essere un marito esemplare e allora come risolvere il problema? In aiuto arriva l’assistente Giulia che gli propone di fingere di avere una moglie e si offre per ricoprire il ruolo. Invece Giovanni le preferisce Carla la sua donna delle pulizie e le cose si complicano, prima di tutto per la presenza di Leo, il figlio di Carla. In aiuto l'amica e vicina Vanessa.
La prova del nove è una cena con il cliente Alterio e la moglie Elisabetta. Tutto è pronto per fare bella figura ma a sorpresa si autoinvita Pierluigi, il principale contendente alla promozione con la consorte Janine in dolce attesa e anche Antonio, l'ex di Carla.
Per fortuna siamo in una commedia e il lieto fine è d’obbligo.
Altre versioni per 7 e 9 personaggi nelle sezioni apposite.
per 10 e 11 donne con o senza un cameo maschile
Se andaste ad un matrimonio e non si presentasse nessuno, né la sposa e né lo sposo, cosa pensereste? Di chi sarà la colpa, chi ha lasciato e chi è stato lasciato? La situazione perfetta per scatenare chiacchiere maliziose e preconcetti. Tra possibili amanti e nuovi toy boy alcune donne legate alla ex futura sposa si confessano e parlano con ironia dei loro rapporti, del sesso e delle loro paure. Scopriranno la verità sul matrimonio mancato e soprattutto che non esistono le relazioni perfette. Unica (eventuale) presenza maschile, il vicino di casa in un cameo che presenta il punto di vista maschile. Commedia estremante brillante ma che accenna anche a temi importanti come l’emancipazione femminile e la violenza contro le donne.
Disponibile da 3 a 10 attrici con o senza cameo maschile, nelle pagine apposite.
10 donne
1 uomo
11 donne
1 uomo
11 donne
10 donne
Commedia degli equivoci con protagonisti di eccezione: Es, Io e Super io.
Aveva ragione Freud e non perché Nadia, la protagonista di questa commedia, sia una sua fan ma perché ha talmente chiare le contradizioni che avvengono nella sua testa che le materializza nel palco. Il pubblico, così, vedrà interagire Nadia con due strani personaggi: ES, espressione dei desideri e dei bisogni della persona, senza freni, volgare e chiassoso e SUPER IO, espressione della educazione e delle pressioni della società e della religione, solo dovere e sensi di colpa. Ne scaturisce una commedia degli equivoci nuova, ironica e divertente che vuole far ridere con intelligenza. Nadia, sotto l’influenza di Es e Super io, cercherà di cavarsela nelle relazioni con una madre troppo presente ed un fratello mai cresciuto. Nelle versioni a più personaggi a complicare le cose ci penseranno l’ingresso di disturbatori, pretendenti ed altri componenti della famiglia.
Testo adattabile per età e sesse degli attori, anche disponibile da 5 a 9 personaggi.
A gestire il divino non è più un unico Dio ma una vera Società a responsabilità limitata, con le consuete problematiche che si riscontrano in ogni ufficio tra impiegati più o meno diligenti. La frustrazione del lavoro spinge un impiegato ad un gesto eclatante che destabilizzerà l’intero ufficio. Come ne uscirà la spiritualità del genere umano e come risolveranno la crisi gli impiegati rappresentanti del Divino? Una commedia che tratta un argomento delicato in maniera pungente, satirica con un finale commovente.
Sfruttando il confronto tra la terminologia aziendale e quella spirituale, i fedeli diventano clienti, le conversioni diventano iscrizioni e le varie confessioni sono solo una soluzione di packaging per aumentare i clienti, persino le sette diventano una strategia di marketing sfuggita dal controllo dell’ufficio “divino”.
Disponibile in versioni da 3 a 10 personaggi sulle pagine apposite.
Una commedia brillante con un piccolo mistero da risolvere. Un gruppo di donne si ritrovano in una cornice inconsueta: in carcere durante l’orario di visita. Non è una novità per loro, essendo state in quello stesso luogo più volte per far visita ai detenuti ma questa volta c’è qualcosa che non va. L’orario di visita è iniziato ormai da parecchio ma ancora non si vede nessun detenuto.
(N.B. spoiler) Tutte queste donne sono legate allo stesso detenuto come la madre, la moglie, la nonna, la sorella ma anche come l’ex moglie, la nuova amante e … altre. Il detenuto in questione è fuggito ed è compito dell’investigatrice e della direttrice scoprire dove si sia nascosto e chi lo abbia aiutato. Per questo vengono tutte radunate, ma per carpire più informazioni possibili, la fuga viene mantenuta segreta fino al secondo atto così come l’identità dell’investigatrice.
Disponibile da 6 a 11 personaggi, nelle pagine apposite.
10 donne
(milanese)
10 donne
11 donne
Giorgio ha trovato l’amore e senza perdere tempo è a un passo dal matrimonio. Tutto è pronto ed il fatidico giorno è arrivato, rimane solo da rispettare la tradizionale festa della sera prima: l’addio al celibato.
Durante la festa, i protagonisti di questa commedia parleranno delle dinamiche vecchie e nuove con le loro compagne e finiranno di organizzare la cerimonia tra mille problemi scoprendo che questi non sono accidentali. Qualcuno di loro non vuole che il matrimonio si celebri. Chi è, e soprattutto perché? A complicare il tutto, una ballerina di burlesque, uno spogliarellista e tanto alcool che scioglierà molte lingue.
Questa commedia prende i personaggi e le caratterizzazioni da “Il matrimonio mancato” ma vive di vita propria senza riferimenti al “capitolo” precedente. Se volete metterli in scena entrambe, chiedete la versione "Sequel".
Disponibile anche per 8 personaggi (6U2D) e 9 personaggi (7U2D) nelle pagine apposite.
13 personaggi
(7U6D)
12 personaggi
(6U6D)
Quarant’anni fa, nel 1981, ci lasciava Rino Gaetano che si era distinto per un approccio unico e personale alla canzone. Il suo uso della parola era svincolato da un significato di immediata comprensione; con giochi di rime ed elenchi di immagini ha raccontato la realtà quotidiana e l’ambiente sociale e politico degli anni ‘70.
Presentare uno spettacolo su Rino Gaetano, mantenendone lo spirito, non poteva essere certo lineare e didascalico. Da questa riflessione nasce “Volevo conoscere Rino Gaetano”, spettacolo composto da quadri; immagini rapidissime come un almanacco o sottolineate da un monologo o un momento di teatro di narrazione. Prenderanno vita alcuni dei personaggi creati da Rino Gaetano nelle sue canzoni, verranno trattati alcuni degli argomenti preferiti del cantautore e presentati eventi degli anni ’70 visti dalla parte della gente comune. Il “fil rouge” che legherà tutto sono gli anni che vanno dalla sua nascita nel 1950 alla sua morte, soffermandoci particolarmente sugli anni della sua carriera musicale.
Successione di monologhi da interpretare da un solo attore o da tanti in successione misti uomini e donne.
Dramma con qualche spunto di commedia, per raccontare Mia Martini, la sua vita ma soprattutto lei come donna ed artista.
La tecnica drammaturgica scelta per questo arduo compito è quella del teatro nel teatro. In scena avremo i due registi che provineranno vari attori mentre interpretano i vari personaggi.
Lo spettacolo sarà costituito da un’alternanza di due tipi di scene: nel primo tipo saranno rappresentati i personaggi: Mia e un uomo diverso a seconda della scena (padre, musicista, giornalista, amico, fan ecc…) mentre nell’altro tipo ci saranno i registi a commentare la scena appena svolta o ad anticipare quella successiva.
Parte integrante della narrazione le canzoni possibilmente cantate dal vivo.
Disponibile una versione per due soli attori che saranno attori e personaggi nell'alternarsi delle scene (nella pagina apposita)
Le relazioni tra la locandiera ed i suoi avventori per parlare di amore e rapporto tra uomini e donne. Allo scopo di omaggiare il grande Goldoni e di rendere, si spera, la commedia più adatta ai giorni nostri, questo adattamento-riduzione a scena unica è stato fatto usando un linguaggio più moderno, sono stati inseriti nuovi personaggi ed elementi metateatrali e può essere facilmente riadattato per le particolari esigenze delle varie compagnie teatrali
Classico meccanismo della commedia degli equivoci, questa commedia classica si aggiorna, aumentando i personaggi e semplificando le ambientazioni ma mantenendo lo spirito originale che l’ha fatta amare.
All’ombra del Ministero, un Ministro che manifesta una ipocrita integrità si imbatte in un’attrice casualmente scambiata per la moglie del Presidente del tribunale di provincia. Lo scontro tra vera o solo sbandierata integrità con tante situazioni divertenti e decisamente maliziose in una commedia piena di azione.
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